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Come scegliere il catering per un matrimonio
La prima immagine che sbalza alla mente pensando al matrimonio è sicuramente la festa – unitamente al vestito della sposa, la vera ed indiscutibile protagonista dell’ evento. Infatti, dopo essere finalmente diventati marito e moglie arriva il momento di aprire i festeggiamenti e, probabilmente, non esiste modo migliore di farlo attraverso delle selezioni gourmet.
Che si tratti di una cerimonia civile o religiosa, il ricordo che rimarrà più impresso agli invitati sarà inevitabilmente legato al cibo, alla location e al menù proposto.
L’ organizzazione di un matrimonio non è cosa facile. Una volta che viene definito il budget, comincia la ricerca della perfezione di ogni aspetto della giornata, cercando di accontentare i gusti di tutti gli inviatati (bisogna pensare a soluzioni specifiche, per esempio se parteciperanno bambini, se alcuni invitati hanno allergie o intolleranze).
La domanda che sorge spontanea è: cosa spinge a scegliere una determinata location a discapito di un’ altra? E poi ancora: come scegliere il menù ed il catering? Le risposte a tali quesiti non sono per nulla semplici, in quanto non devono semplicemente rispecchiare il gusto dei festeggiati – gli sposi – ma devono soddisfare anche le “esigenze” degli invitati. Si sa: l’ occhio vuole la sua parte e anche il palato non disegna sapori sopraffini, nuovi o magari insoliti ed elaborati.
Lo “status quo” più diffuso, già da diversi decenni, è quello di un banchetto nuziale abbondante, variegato, ricco di aromi e sapori ma, negli ultimi anni, si stanno diffondendo diverse alternative. Di seguito, ne analizzeremo alcune per capire le differenze.
Il BANCHETTO TRADIZIONALE ci prospetta automaticamente in un’ atmosfera ricercata ed elegantissima. Offre piatti tipici della gastronomia italiana, puntando su prodotti freschi e,possibilmente, a km 0 – in questo modo garantisce genuinità, sapori classici ma sempre nuovi, da elaborare in svariati modi, e un gusto in grado di soddisfare anche i palati più esigenti. Permette anche di valorizzare i prodotti tipici della propria area geografica di appartenenza: in questo modo si valorizza il territorio circostante, si offrono prodotti “esclusivi” e si incentivano anche le piccole imprese locali, quali macellerie o pescherie, agricoltori …
Il percorso culinario, generalmente, comincia con un ricco buffet – in piedi.
Le proposte sono salate, tipiche di un aperitivo ma molto più abbondante e variegato: possiamo trovare salumi ed insaccati di ogni genere e tipo, piccoli pesci o molluschi (cozze, vongole e ostriche sono i più diffusi),passando per le fritture (sia di mare che di “monte” – pizzette, panzerotti, olive all’ ascolana, mozzarelle …) e arrivando anche ad una selezione di formaggi. Una volta fatti accomodare gli ospiti (l’ estrema eleganza è rappresentata da tavoli tondi, con un massimo di otto o dieci commensali, con posti assegnati. Ogni tavolo ha il proprio nome o identificativo – per esempio un nome di un fiore o di una pietra preziosa, a seconda del tema i tutto il matrimonio), inizia una vera e propria danza tra le varie portate: è a discrezione degli sposi scegliere la composizione del menù ( i più classici prevedono un bittico oppure trittico di primi e un paio di seconde portate). Si arriva infine ai dolci ed alla torta. Il banchetto tradizionale italiano vuole proporre una selezione di piccola pasticceria, seguita dalla classica torta nuziale – in modo da garantire la piena soddisfazione di ogni commensale.
La scelta di questo tipo di pasto è molto formale e prevede una durata piuttosto luna – circa sei ore.
Un’ altra valida opzione è il BANCHETTO INFORMALE: molto easy e chic, di estrema tendenza. Chi opta per questa scelta, punta alla semplicità e ad offrire agli invitati piena libertà. Generalmente parlando, è un banchetto che si svolge a buffet, quindi ogni commensale può servirsi in completa autonomia. È meno di ricco rispetto al banchetto tradizionale ma è sicuramente più “frizzante” e movimentato. Si possono disporre tavoli, senza l’assegnazione dei posti.
La scelta può ricadere anche sul BANCHETTO TEMATICO: gli sposi scelgono il tema che li accompagnerà in tutta la giornata, compreso il pasto. Le proposte sono varie: dal sushi, alla cucina asiatica e, perché no, anche temi più stravaganti – per esempio la scelta di un colore come filo conduttore della festa.
Altre idee più semplici, ma comunque di tendenza, sono rappresentate dal WEDDING BRUNCH e dall’ HAPPY HOURr: la prima proposta combina la colazione con il pranzo, unendo pietanze dolci e quelle salate – offerta validissima la cerimonia si svolge presto nell’ arco della giornata. Se invece la funzione viene celebrata nel tardo pomeriggio, si può puntare alla seconda opzione, l’ happy hour, una sorta di apericena prevalentemente salato.
I punti che accomunano gli ultimi due tipi di banchetti sono il buffet – in piedi –e la “leggerezza” della situazione.
Le possibilità di scelta sono molto ampie e passano dal classico e tradizionale all’ originale e dinamico. L’ ardua scelta spetta solo agli sposi – i quali possono essere aiutati da un wedding planner oppure posso fare affidamento a svariati siti, tra tutti www.exclusivevent.it.